11 cristalli per arricchire il nostro
classico protocollo del Veliero
Il Veliero
E’ da tanti anni che il “Veliero” ci da soddisfazione, regala gioia e armonia, nella sua semplicità ci accompagna in magici scenari, ci fa ritrovare il nostro mondo!
11 cristalli per il nostro Veliero. Nel recente testo: Tarocchi dei tre sentieri scritto insieme all’amico e collega Sergio Starace, riprendiamo il trattamento del Veliero, ne avevamo già parlato in un libro pubblicato nel 2010, in quel contesto ci ispiravamo a uno studio di fisiologia articolare nel quale l’uomo veniva paragonato a un veliero. Venivano riportati precisi riferimenti fisiologici: la colonna vertebrale è considerata come l’albero di un veliero e i tendini e gli apparati muscolari sono messi in relazione alle vele di un’imbarcazione pronta a navigare. Adesso lo riprendiamo e arricchiamo con l’utilizzo mirato dei cristalli. I cristalli sin dai tempi più antichi, insieme alle pietre preziose, sono stati considerati simboli dell’eternità, mediatori di forze sovrannaturali con poteri di guarigione.
Il Veliero con due campane e undici cristalli
Quello che vi andiamo a presentare è un semplice protocollo di facile applicazione basato sull’utilizzo di due campane e undici cristalli. Utilizzeremo una campana grande, di tonalità bassa, e una campana piccola, dal tono alto. Conosciamo tutti il detto della tradizione: Com’è in alto così è in basso, com’è in basso così è in alto, quindi l’ideale sarebbe che le due campane fossero in precisa relazione dinamica tra loro; se quella di base fosse di 100 Hz quella piccola dovrebbe avvicinarsi il più possibile ai 400 Hz, oppure, facendo un altro esempio, se scegliessimo quella grande da 120 Hz, quella piccola dovrebbe essere di 480 Hz. In ogni caso è importante che il suono delle due campane risulti armonioso e gradevole al nostro orecchio. Riguardo ai cristalli, li sceglieremo in relazione ai sette chakra aggiungendone due per le mani e due per i piedi. L’immagine spiegherà meglio di ogni parola.
11 cristalli: sette per i chakra + quattro
Nelle nostre esperienze questo trattamento trova sempre riscontri positivi. L’obiettivo è quello di accordare le nostre istanze più profonde legate al mondo dell’inconscio, all’universale e umano anelito di riunione con la luce delle stelle! Ce lo ricorda anche la scienza: siamo polvere di stelle e guardiamo al cielo alla ricerca delle nostre origini. Nella pratica si lavora in coppia. Il fortunato soggetto ricevente si distende a terra in Shavasana mentre chi svolge il ruolo dell’operatore dispone i sette cristalli in relazione ai principali chakra come nella figura. Due Quarzi rosa andranno nei palmi delle mani per ben collegarci all’energie dell’anima, le due pietre di Ossidiana fiocco di neve saranno vicine ai piedi per un profondo radicamento poiché hanno la preziosa proprietà di collegare la materia allo spirito. In questa occasione per i sette chakra, nella scelta ci siamo orientati verso questi cristalli: I
1° Diaspro rosso – 2° Agata corniola – 3° Occhio di tigre – 4° Avventurina – 5° Sodalite – 6° Ametista – 7° Quarzo ialino.
La fase operativa
Dopo aver atteso qualche minuto, in modo che le energie dei cristalli abbiano avuto il tempo di agire creando un campo vibrazionale armonico, attiveremo il suono delle campane. Come da logica, iniziamo suonando la campana grande, quella posizionata sotto il I chakra, con gentilezza, per due o tre minuti. Quando riteniamo che le vibrazioni siano state ben recepite, diamo un leggero tocco alla campana piccola, come a evocare la luce delle stelle. E aspettiamo, ascoltiamo e osserviamo se il nostro compagno è rilassato; l’ideale sarebbe veder comparire un tenue sorriso. Il parametro al quale fare riferimento è la nostra sensibilità nel saper percepire l’ambiente. I tocchi tra la campana in basso e quella in alto dovrebbero alternarsi con ampi spazi di pausa, in maniera che il suono si possa ben propagare e la mente diventi sempre più distesa. Quando effettuiamo questo protocollo, si genera una bolla vibrazionale che unisce intensamente le due persone. Riguardo ai tempi, ogni trattamento non dovrebbe essere inferiore ai quindici minuti e potrà durare fino ai trenta minuti, considerando i fisiologici tempi di ripresa. Una spontanea condivisione delle sensazioni arricchirà l’esperienza. In questo testo abbiamo descritto altre modalità operative con le campane.
Il Veliero con gli oli essenziali
Il nostro Veliero, come dire, è in mare da tempo, forse qualcuno si ricorda che nel testo: La casa che vorrei, lo avevamo ripreso aggiungendo al trattamento il profumo degli oli essenziali, volendo è possibile leggere l’articolo: Un buon veliero.
Altre informazioni
Nel sito e nei nostri libri potrete trovare ulteriori modalità operative. Il segreto è rifarsi agli insegnamenti della tradizione: Ascolta il suono della ciotola e quando il suono si ferma ascolta ancora.
Approfondimenti
Questo trattamento è inserito all’interno nei nostri percorsi di FORMAZIONE: Centro Studi “La Voce del Carro“.
Per trovare le altre prossime proposte si può seguire il link: ⇒ EVENTI
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