Nikola Tesla è una figura alla quale ci possiamo sicuramente ispirare nella ricerca dell’ascolto sottile!
Un geniale inventore
Nikola Tesla è stato un geniale inventore, fisico e ingegnere elettronico di origine serba. Ecco cosa scrive nella sua autobiografia: Noi abbiamo, senza ombra di dubbio, delle fibre più sottili che ci permettono di percepire la verità quando la deduzione logica o qualsiasi altro impulso cerebrale volontario sembra inefficace.
Per ascoltare l’energia
L’esercizio che vi propongo adesso è stato sperimentato con buoni risultati, negli anni, da tante persone. In questo caso gli obiettivi sono quelli di aumentare la capacità di ascolto, armonizzare il campo energetico in generale, donare equilibrio al Cuore.
In relax
Ci si posiziona in piedi in un luogo tranquillo in relax, si inizia effettuando delle respirazioni consapevoli, prestando particolare attenzione alla fase di espirazione.
Si posizionano le mani sullo sterno, con le punte delle dita che si sfiorano, e si ascoltano le personali sensazioni, il tepore, le emozioni che affiorano.
Per sentire la nostra energia
Inspirando si aprono le braccia posizionando i palmi delle mani uno di fronte a l’altro, di solito con gli occhi chiusi “sentiamo” meglio.
Con dei piccoli movimenti le mani si cercano, e si potrà sentire…quanto si attraggono e quanto si respingono, come i due poli di una calamita. A questo punto si potrà percepire il campo energetico che si viene a generare e percepire tra le mani: c’é chi avverte un qualcosa simile a una bolla di tepore, chi un campo vibrazionale, chi una palletta d’energia…
Per l’energia del cuore
E poi si aggiunge un suono vocalico, in maniera spontanea senza sforzo, il più indicato per la zona del Cuore è quello prodotto dalla vocale “o” con un tono fisso, completando con una “emme” a labbra socchiuse: ooooooommm. Per quella che è la mia esperienza, posso affermare che cantare, intonare le vocali è una naturale e meravigliosa forma di cura che dona gioia, forse perché come dice Rudolf Steiner: Quando emettiamo le vocali in effetti spingiamo quel che vive nell’anima verso il corpo…
Con o senza suono
E cosa succede alternando la pratica con o senza emissione di suono? L’aspetto pregnante è percepire la differenza del campo che si viene a produrre con o senza il suono vocalico.
E sarà subito tangibile la diversa percezione sensoriale, e questo ci aiuterà nel desiderio di praticare, di lavorare per un possibile e costante sostegno alla nostra armonia vibrazionale, per la nostra salute. Più avanti parleremo della relazione tra il suono e il campo magnetico umano. Abbiamo percepito la differenza di dove risuona la “o” e dove la “m” nel nostro corpo? La vocale “o” risuona principalmente nel petto, nella zona del Cuore, la “m” nella testa, nella scatola cranica.
Le buone risonanze
Per sentire tangibilmente queste specifiche forme di risonanze, mettiamo una mano sul petto e una in testa, alternando il suono “o“ alla “m” sentiremo le vibrazioni che passano da una zona all’altra. In pratica stiamo “collegando”, creando coerenza vibrazionale tra il cuore e il cervello, tra la sfera emotiva e quella intellettuale…è semplice e funziona! Una variante che renderà l’esperienza più ricca, se abbiamo una campana tibetana di buone dimensioni, è quella di posizionarla d’avanti a noi, colpendola e facendola vibrare, cercando d’intonare la tonalità che emergerà con maggiore evidenza, il suono della campana sosterrà la nostra voce.
L’energia del silenzio
Quando le sonorità della campana si saranno esaurite continuate ad ascoltare il silenzio, con l’esperienza si sentirà che l’energia dell’ambiente sarà concretamente cambiata.
Per una casa in armonia
Questo breve articolo è tratto dal libro:
La casa che vorrei, Feng shui, campane tibetane, oli essenziali e aromi interiore.
Edizioni Hermes, Roma, 2020.
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