La biorisonanza e gli oli essenziali
Gli effetti nei chakra
Avvicinarsi al nuovo
Molte sono le persone renitenti ad avvicinarsi a qualcosa di nuovo. Questo atteggiamento induce ad approvare e accettare davvero solo ciò che si percepisce con i propri sensi e quindi ad ignorare delle questioni basilari. Con i nostri occhi possiamo ad esempio riconoscere solo la superficie degli oggetti; le strutture interne dell’oggetto restano però a noi sconosciute.
La materia invisibile
Gli studi di Bohr e Sommerfield (1915) illustrarono chiaramente che la materia deve essere composta da elementi più piccoli: erano state gettate le basi del modello atomico quantizzato. L’atomo sarebbe una sorta di Sistema Solare in miniatura: al centro il nucleo, composto da neutroni e protoni, questi ultimi con carica positiva, attorno al quale ruotano gli elettroni, con carica negativa. La carica negativa degli elettroni fa in modo che essi siano attratti da quella positiva dei protoni. Gli elettroni girano a velocità altissima, facendo un miliardo di giri al secondo, e seguendo determinate orbite. Ruotando, sarà ogni volta in un punto diverso dell’atomo. Essendo carico negativamente porterà l’atomo ad avere ogni volta un differenziale di potenziale tra un suo estremo e l’altro. È come se l’atomo producesse corrente elettrica. La corrente elettrica genera un campo magnetico ed è proprio questo che fa in modo tale che gli atomi si uniscano tra loro e formino le molecole. Ogni atomo in natura emette energia sotto forma di vibrazioni.
La frequenza degli oli essenziali
La “Tesi di Dottorato” di David R. Hawkins, psichiatra e ricercatore sul tema della consapevolezza, convalidò scientificamente come le particelle atomiche e subatomiche non siano altro che pura energia in stretta relazione con la coscienza umana. Sempre secondo gli studi di Hawkins una sola persona con un livello di energia che vibra a 500 Hz può contagiare ed alzare il livello energetico di ben 750.000 persone, immaginate quindi cosa potremmo fare se solo decidessimo di affrontare il cambiamento, magari aiutati dagli oli essenziali che vibrano a frequenze altissime. A suo dire, ogni cosa possiede una energia che può vibrare a diversi livelli di una “Scala di Consapevolezza”, INFLUENZANDO ANCHE TUTTO CIO’ CHE LA CIRCONDA. Vari studi, tra i quali le ricerche scientifiche svolte dalla Eastern Washington University, hanno visto che gli oli essenziali possiedono la frequenza più alta che l’uomo conosca, ancora più alta di erbe e alimenti.
Biorisonanza e oli essenziali
La nostra personale energia, è qualcosa di davvero potente che ci accompagna sempre, ma non tutti sanno come usarla o pensano si tratti di dicerie da santoni, in realtà ci sono evidenze scientifiche molto importanti. Innanzi tutto c’è da dire che l’energia può essere sempre misurata, anche se non la vediamo. Con i dispositivi di biorisonanza di Paul Schmidt misuriamo l’energia della persona, conoscendo la frequenza a cui vibrano gli organi, cellule e tessuti. Nota: Questa misurazione viene fatta in HERTZ, che è la misura del Sistema internazionale della frequenza per tutte le cose, 1 Hertz (Hz) equivale ad un impulso al secondo (un orologio ticchetta ad 1Hz), 1 KiloHertz (kHz) equivale a 1.000 impulsi al secondo, 1 MegaHertz (MHz) equivale a 1.000.000 impulsi al secondo. Il profumo emanato da un olio essenziale raggiunge le cellule olfattive del naso che lo recepiscono come stimolo chimico e, contemporaneamente, come stimolo elettrico.
Gli oli essenziali e le emozioni
È proprio la natura elettrochimica di un odore a donarci emozioni, a migliorare la concentrazione a stimolare le attitudini. Le stimolazione olfattive sono infatti le uniche capaci di raggiungere direttamente la corteccia cerebrale senza essere filtrate dal centro recettore del talamo. Una volta inalati, gli odori raggiungono i polmoni, penetrano nei capillari posti sotto la loro superficie e, attraverso questi, si diffondono nei vasi sanguigni. Vengono quindi distribuiti a tutto l’organismo. Per questo i suoi benefici sono per tutto il corpo e riequilibrano la sfera psicofisica ed emozionale.
TESTARE E ARMONIZZARE I CHAKRA
Considerando che i chakra sono i cosiddetti punti di energia dell’organismo, sono preposti a tutti i processi di regolazione. Prima di procedere all’armonizzazione con i dispositivi di biorisonanza è consigliabile verificare il loro funzionamento e di attivarli all’occorrenza con i relativi Valore Base di Frequenza e la giusta polarizzazione. L’obbiettivo non è quello di supplire con un po’ di energia esogena ad un eventuale deficit di energia endogena; è invece quello di sfruttare il fenomeno della risonanza, e quindi indurre gli elettroni, gli atomi, le molecole ed i complessi macromolecolari a vibrare nuovamente secondo le frequenze giuste, il che vuol dire indurre le cellule a produrre nuovamente le reazioni biochimiche appropriate. Se gli oli essenziali possiedono una frequenza altissima (energia esogena) possiamo usarli per riarmonizzare i chakra!
Biorisonanza, oli essenziali e chakra
Conoscendo il VBF di ogni chakra e conoscendo quali sono gli oli essenziali adatti ad ogni chakra con la biorisonanza di P.S. posso valutare, testando prima e dopo le frequenze degli stessi se, mettendo il giusto olio nel bicchiere di misurazione (inserendolo quindi nel circuito paziente – dispositivo – polar) riesco ad armonizzarlo. Ho testato con Rayotensor 6 persone per valutare il loro eventuale disequilibrio dei chakra. Per ogni persona valutata ho scelto in base al risultato del test un olio essenziale (biologico della ditta FLORA) da mettere nel pozzetto ed i risultati sono stati, per me, sorprendenti.
K.G. – 3 chakra in disequilibrio:
1°radice 3°milza 7°corona
3 oli utilizzati:
Incenso per il 1° radice
Zenzero e Arancio dolce per il 3° milza – Incenso per il 7° corona
F.F. – 2 chakra in disequilibrio:
6°fronte 5°gola
2 oli utilizzati:
Ginepro per il 6° Eucalipto per il 5°
T.G. – 6 chakra in disequilibrio:
7° corona
6° fronte
4° cuore
3° milza
2° plesso solare 1° radice
7 oli testati e 6 utilizzati:
Ginepro per il 7° – Ginepro per il 6° Arancio dolce per il 4° – Zenzero per il 3° – Tea tree per il 2° – Cipresso e Incenso per il 1°(solo il Cipresso ha riarmonizzato il chakra)
A.C. – 3 chakra in disequilibrio:
5° gola
3° plesso solare 2° sacro
3 oli essenziali utilizzati:
Eucalipto per il 5°
Arancio dolce e Zenzero per il 3° Tea tree per il 2°
M.C. – 2 chakra in disequilibrio:
6° fronte 1° radice
3 oli essenziali testati e 2 utilizzati:
Ginepro per il 6° Incenso e Cipresso per il 1°(ambedue hanno riarmonizzato il chakra)
I.M. – 2 chakra in disequilibrio:
1° radice 2° sacro
2 oli essenziali testati e utilizzati: Incenso per il 1°
Tea tree per il 2°
CONCLUSIONI
Tutte le persone testate hanno riarmonizzato i chakra che avevano in disequilibrio con l’olio essenziale scelto (vedi libro: Mauro Pedone, Massaggio sonoro con gli oli essenziali, Edizioni Mediterranee, Roma, 2015).
In un solo caso la persona non è stata riarmonizzata da un olio (Incenso) ma da un’altro (Cipresso) sempre scelto per quel chakra.
Nel Magazine n° 16
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