L’onda sonora e il suo percorso profondo
Il seminario tematico
Introduco l’interessante lavoro svolto in questo seminario, con qualche utile informazione che ampli la comprensione e le riflessioni dei buoni risultati ottenuti. È stato possibile grazie ad una sola goccia di sangue “vedere” noi stessi dall’interno e in diretta. Questo svelamento di una parte solitamente non visibile, è indubbio che abbia generato in noi diverse emozioni, dalla sorpresa alla curiosità. Osservare e ascoltare grazie alla spiegazione di Luca Marchioni e Hossein Shahabadi come si comporta il nostro sangue, ci ha permesso di verificare alcuni aspetti sullo stato di salute. Il sangue, ha un suo normale dinamismo, composizione, comportamento e grado di fluidità. E’ il nostro fiume interno che grazie alla pompa cardiaca, muovendosi porta a tutti gli organi nutrimento, energia, messaggi e mezzi per difendersi. È formato da una parte liquida, il plasma, costituito prevalentemente da acqua, contenente sostanze organiche come glucidi, lipidi, proteine…e da una parte cellulare, ovvero globuli rossi, bianchi e piastrine.
Le funzioni del sangue
Specificando alcune sue funzioni: trasporta, ovvero cede sostanze nutritive e ossigeno ai tessuti; trasporta i prodotti di rifiuto dei tessuti stessi, come ad esempio l’anidride carbonica, che verranno poi eliminati dai reni; veicola ormoni, enzimi e vitamine; funge inoltre da sistema di difesa dell’organismo attraverso i globuli bianchi. Quindi è un tessuto fluido altamente specializzato che mantiene collegato e informato tutto il nostro organismo. Ci sarà normalmente una giusta proporzione fra sangue arterioso (ricco di ossigeno) e venoso (con basso contenuto di ossigeno e alto contenuto di anidride carbonica). Facendo delle similitudini, possiamo dire che esso alcune volte si comporta come un intermediario, altre come ambasciatore e altre ancora come un prezioso collaboratore domestico con il compito di ripulire il nostro organismo. Da un punto di vista simbolico, può essere considerato l’elemento vitale per eccellenza, è la vita che scorre nel corpo, segno efficace di energia e di potenza.
ANALISI AL MICROSCOPIO A CAMPO OSCURO DI SANGUE VIVO DI ALLIEVI SOTTOPOSTI A SPECIFICO PROTOCOLLO DI MASSAGGIO SONORO CON LE CAMPANE TIBETANE
Per comprendere gli effetti indotti dall’onda sonora delle campane tibetane sul sangue dei partecipanti che vediamo nelle foto ottenute con la microscopia a campo oscuro dobbiamo concepire il sistema biologico dal punto di vista bioelettrico e del suo millivoltaggio. Un sistema biologico dotato della giusta quantità di cariche elettronegative, infatti, avrà una adeguata carica bio-elettrica e conseguenti funzioni fisiologiche sane e protette nel tempo. Al contrario, l’equilibrio bioelettrico del sistema in questione viene scansato da un nuovo equilibrio adattivo sempre meno sano e sempre meno capace di proteggere il sistema stesso a causa della necessità di cessione e sperpero di cariche elettronegative, indotta dall’eccessiva introduzione di elementi esogeni con cariche elettropositive; tale scenario esita nella perdita della carica in millivolt del sistema bioelettrico. Durante il seminario formativo teorico pratico svolto con gli allievi della scuola “La Voce del Carro” di Mauro Pedone, abbiamo seguito la seguente procedura:
1. presa di sangue e osservazione al microscopio a campo oscuro per ciascun partecipante 2. trattamento con le campane tibetane, con protocollo preciso, per ciascun partecipante
3. ripresa di sangue e osservazione al microscopio a campo oscuro per ciascun partecipante
A seguire si mostrano le foto del sangue prima e dopo il massaggio sonoro, con tre diversi ingrandimenti del sangue (4x, 10x, 40x). Per esigenze editoriali riportiamo “soltanto” le sei foto di una persona.
Tali ingrandimenti di base sono più che sufficienti a mostrare i cambiamenti morfofisiologici indotti nel sangue dai campi acustici e vibratori veicolati nel corpo dalla campana tibetana, dopo un unico trattamento della durata di 50 minuti circa: nel sangue di tutti i partecipanti si evincono cambiamenti del potenziale di membrana e un conseguente marcato ripristino del dinamismo del flusso dei globuli rossi; entrambi questi aspetti suggeriscono un avvenuto aumento del millivoltaggio generale dell’organismo, un iniziale ripristino dell’ordine e della separazione delle cariche bioelettriche nelle molecole dell’acqua contenuta nei corpi dei soggetti trattati, un recupero o miglioramento della trasmissione dell’informazione del vettore rappresentato dal tessuto connettivo con conseguente aumento del flusso dalle, verso (e tra) le cellule.
Nota bene: in alcuni casi si osserva un fenomeno ricorrente: il sangue della persona, inizialmente dinamico e omogeneo – quindi apparentemente sano – dopo l’esposizione ai campi acustici e vibro meccanici muta mostrando caratteristiche apparentemente peggiorative, quali il rallentamento del moto generale e l’insorgere di “buchi neri” nella maglia dei globuli rossi. In realtà, quello che questo fenomeno ricorrente suggerisce è che il rinnovato e rinvigorito carico bioelettrico indotto nel sangue dall’esposizione ai campi acustici e vibro-meccanici, consente allo stesso di recuperare e far emergere le particelle acidogene che sono invisibili ad una prima osservazione al microscopio in quanto depositate al di sotto dello strato di particelle sane che fluttuano al di sopra. Questo si configura come un primo basilare passo per il successivo drenaggio ed eliminazione delle particelle tossiche e dannose, le quali nell’essere reimmesse nel sistema linfatico generano la nota e cosiddetta “crisi curativa”.
STUDIO MEDICO SUMERIS BIOCHIMICA E BIOFISICA NATURALI INTEGRATE Via Magna Grecia 30/A – Roma
Aggiornamento professionale: “Effetti dell’onda sonora delle campane nel sistema sanguigno”
Questa interessante esperienza, come accennato, si è svolta all’interno di un seminario tematico di aggiornamento professionale per Operatori Olistici, quindi già diplomati nei nostri precedenti percorsi formativi. Riguardo la scelta delle campane tibetane, le abbiamo selezionate con delle sonorità profonde, con note fondamentali tra i 50 e i 100 Hz. Le abbiamo fatte vibrare su specifici punti di agopuntura, nei quali precedentemente avevamo applicato delle particolari miscele di oli essenziali. Per la scelta degli oli essenziali, abbiamo fatto anche riferimento agli studi del dott. Leonardo Paoluzzi: Diplomato in Agopuntura e M.T.C. all’Università di Marsiglia, Socio fondatore di SIROE (Società Italiana per la Ricerca sugli Oli Essenziali), Membro della WFAS (Associazione Mondiale della Società di Agopuntura): “Gli oli essenziali hanno proprietà energetiche e terapeutiche che, associate ai punti di agopuntura, possono produrre risultati eclatanti sulla salute”.
Gli oli essenziali nel seminario
Queste sue affermazioni ci hanno ispirato nel nostro lavoro, d’altra parte sappiamo che la pelle è un ottima porta d’ingresso per le molecole aromatiche, dopo 25 minuti dall’applicazione sono rintracciabili nel sangue. I lavori citati sono stati realizzati in collaborazione con Flora che ha fornito i prodotti puri naturali 100% per la valutazione pratica delle applicazioni. A seguire riportiamo gli o.e. utilizzati per realizzare le nostre miscele: Lavanda, Eucalipto, Ravintsara, Limone, Zenzero, Albero del Te’. Completiamo questo articolo ringraziando tutte le persone che hanno partecipato al seminario, rendendosi disponibili alla sperimentazione.
Nel Magazine n° 14
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