Per un sottile lavoro con i chakra…
Nei nostri incontri, quando riguardano l’argomento chakra inseriamo un’interessante lavoro con il prezioso olio essenziale di ginepro.
Il ginepro
La sua essenza è stata da sempre utilizzata per purificare gli ambienti. Contrasta gli stati di debolezza, dona energia e rende chiara la mente, stimola la meditazione. Le sue bacche di color indaco ci ricordano l’associazione con il chakra della fronte. Si associa molto bene con gli oli di sandalo, lavanda e rosmarino. Nell’antichità il ginepro veniva bruciato, per scopi religiosi e terapeutici. Si pensava che il suo fumo tenesse lontani gli spiriti maligni. Anticamente si trovava vicino ai templi per invitare alla meditazione e alla purificazione. Segnalava insieme al cipresso, il luogo che fungeva da soglia tra il mondo fisico e quello ultraterreno.
Il ginepro per il terzo occhio
Quindi il ginepro, per quello che abbiamo riportato, aiuta nella ricerca della chiara visione delle cose. Stimola la percezione dei mondi più sottili, ci ispira al silenzio e alla concentrazione, tutte qualità utili per l’armonia del terzo occhio. E’ un prezioso alleato, se abbiamo una campana tibetana, versiamo al suo interno un dito d’acqua e due o tre gocce di olio essenziale di ginepro. Facendola suonare portiamola dalla zona dell’addome fino all’altezza della fronte, ad occhi chiusi, ascoltando le vibrazioni della campana che veicolano il messaggio del profumo. Questa stimolazione sottile, in qualche modo, attiva le nostre antenne sensoriali, ci permette di attingere alla nostra memoria recuperando informazioni ed esperienze dimenticate. A volte l’eccesso d’informazioni può saturare la naturale capacità di attingere ad antiche conoscenze.
I colori
Nella tradizione il potere dei colori veniva usato per curare e favorire l’evoluzione nell’uomo. Ad esempio, si dice che gli Egizi avessero dei templi nei quali le persone che cercavano la guarigione venivano esposte alla luce solare, filtrata attraverso gemme colorate come ad esempio i rubini e gli zaffiri. Anche nella civiltà minoica (dal 2700 al 1450 a.C.) troviamo testimonianze dell’attenzione data ai cristalli, ai colori e alle essenze profumate, per usi estetici e rituali.
Oli essenziali colori e chakra
Gli oli essenziali sono prevalentemente di natura incolore, con qualche rara eccezione, come è logico i colori scuri saranno in relazione ai centri situati più in basso. Ecco alcuni esempi:
- Bergamotto: il suo colore verde lo rende affine al chakra del cuore, favorendo la sua apertura quando si è indurito a causa di ferite emozionali. È antidepressivo e combatte lo stress, riduce le paure e favorisce il sonno.
- Camomilla Blu: è un eccellente calmante, in particolare per le infiammazioni della gola, è utile anche in caso di allergie. È associato al quinto chakra, il blu è un colore distensivo, ci aiuta in genere nei problemi di iperattività.
- Mirra: è una delle resine più conosciute, sin dall’antichità è stata usata per le sue qualità medicinali e spirituali, stimola fortemente il corpo fisico quando lo troviamo bloccato, il suo olio di colore rosso cupo lo mette in relazione con il chakra della radice.
Approfondimenti
Gli approfondimenti riguardanti il massaggio sonoro con le campane tibetane integrato con gli oli essenziali sono riportati nel libro: Massaggio sonoro con gli oli essenziali, pubblicato nel 2015 dalle Edizioni Mediterranee. Se volete è possibile consultare il programma dei nostri ⇒ prossimi eventi. Per tutte le informazioni mail: info@lavocedelcarro.it
Nei corsi di formazione
Anche nei nostri corsi di formazione i partecipanti utilizzano l’olio essenziale di ginepro bio prodotto dall’azienda Flora-Primavera.
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