La saggezza dello yoga
ci indica il mudra del loto
per la meditazione del cuore
Il mudra
Tenendo a contatto le punte dei mignoli, il lato esterno dei pollici e le eminenze delle mani. Stendendo le altre dita come un fiore di loto. Respirando in tranquillità. I pollici sono di fronte al petto a circa 10-15 centimetri. La pratica della meditazione del cuore si può effettuare da soli o in coppia, posizionandosi uno di fronte all’altro. Le dita delle mani nella posizione del fiore del loto si prestano ad accogliere una ciotola, come la montatura di un anello aspetta la sua pietra preziosa.
La campana
Posizioniamo la campana sopra le mani del nostro compagno. Le dita si adatteranno nella forma più idonea per trasmettere le vibrazioni, cercando di sostenere la campana senza smorzarne il suono. Dopo i primi momenti di naturale assestamento, riusciremo a far vibrare le campane anche in questa bella forma, per la meditazione del cuore. Le vibrazioni dalle mani si trasmetteranno alle braccia, al cuore, alla colonna vertebrale, alla nostra testa e a tutto il corpo, risuonando in armonia, nell’universo! La tradizione ci dice che il cuore e la colonna vertebrale sono come una radio e la sua antenna, sempre in comunicazione con l’universo. Spetta a noi sintonizzarci.
Una storia sufi
Un’antica storia della tradizione narra di tre angeli che si riunirono all’alba dei tempi, per stabilire dove poter nascondere il significato della vita. Un segreto da rendere accessibile soltanto agli uomini più meritevoli. Il primo disse: dovremmo nasconderlo nelle profondità dell’oceano. Il secondo ribatté: meglio sulla vetta della montagna più alta. E allora l’angelo più saggio disse: esiste un luogo in cui nessuno guarderà mai. È in piena vista: al centro del cuore degli uomini.
Eventuali approfondimenti
Per eventuali approfondimenti vi rimandiamo ai nostri testi:
- Massaggio sonoro con le campane tibetane, Edizioni Mediterranee, 2013, Roma.
- Massaggio sonoro con gli oli essenziali, Edizioni Mediterranee, 2015, Roma.
- La danza dell’acqua e le campane tibetane, Edizioni Hermes, Roma, 2017.
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