Questo esercizio gioco è estratto dal libro AUTISMO YOGA CAMPANE TIBETANE, lo segnalo perché penso può essere utilizzato in tanti altri contesti.
Il piccolo cerchio evolutivo
Abbiamo compreso quali sono i nostri strumenti vibrazionali e quindi vi suggeriamo alcune possibili modalità operative. Ricordiamo che una campana grande produrrà delle tonalità basse, che doneranno una profonda distensione con un notevole senso di radicamento; le campane di tonalità media interesseranno principalmente la sfera emotiva favorendo la comunicazione; quelle piccole, dai toni alti, sono le più stimolanti poiché attivano l’energia, pertanto andranno usate con delicatezza.
A questo punto creiamo un piccolo cerchio con tre, quattro o cinque persone sedute a terra con il viso rivolto verso il centro. L’operatore stesso, che farà parte del cerchio, inizierà lentamente a far suonare la campana che avrà scelto, nella quale avrà messo un po’ d’acqua con qualche goccia degli oli essenziali più indicati. con movimenti lenti, partendo dal centro, disegnerà delle spirali dal basso verso l’alto andando a stimolare tutti i partecipanti con il suono e il profumo. Quando possibile, inviterà a suonare, uno per volta, gli altri componenti del cerchio evolutivo. Possiamo anche proporre la “danza dell’acqua”: giriamo la campana lentamente e poi aumentiamo il ritmo del movimento; l’osservazione dei disegni che si formano sulla superficie dell’acqua e il seguente zampillio creano ogni volta stupore e gioia.
Il simbolo del cerchio
A seguire segnalo un articolo di Anna Maria Civitareale, è estratto dal Magazine n°11
Dal latino circulus è l’emblema tradizionale di ciò che non ha né inizio né fine. E’ formato da una linea unica le cui estremità si ricongiungono per annullarsi l’una nell’altra. Non ha né direzione né orientamento è la volta del cielo e, anche per le orbite circolari delle stelle intorno al polo celeste, viene rappresentata come una cupola sferica che simboleggia sia il cielo, sia tutto ciò che è spirituale. È il più diffuso simbolo geometrico, la forma perfetta per cui, stando alla filosofia platonica e neoplatonica, il leggendario tempio di Apollo degli Iperborei, viene descritto come circolare. Anche la città dell’isola di Atlantide è definita da Platone come un sistema di anelli concentrici di terra e d’acqua. Troviamo, poi, un riferimento ben conosciuto dato dalla costruzione preistorica di Stonehenge nell’Inghilterra meridionale.
Vocalizzare insieme
Quando è possibile proponiamo dei momenti rituali, favorendo l’attenzione e l’ascolto. Stando in cerchio, magari unendoci con le braccia e intonando, per esempio, semplicemente il suono MMMMMMM a labbra socchiuse. E’ una pratica che consigliamo di portare avanti in ogni occasione, quando l’eseguiamo inserendola in altre pratiche sonore genera una sensazione particolarmente gradevole, forse la parola “riconoscimento” può rendere l’idea di quello che si prova. La sensazione piacevole potrebbe essere percepita poiché la vocalizzazione a labbra chiuse favorisce il rilascio nell’organismo di ossido nitrico, una molecola che gioca un ruolo favorevole per l’apparato immunitario, il sistema cardiovascolare e il sistema respiratorio; in pratica è una molecola che favorisce la guarigione.
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