Siamo arrivati al Magazine numero 19, e ho scelto di scrivere ispirandomi ai Tarocchi,
alla lamina XVIIII, il Sole
Oscar Wirth l’interpreta come la luce primordiale che illumina tutti gli uomini. Con le qualità della fraternità, armonia, pace, amicizia, intesa. Tutte qualità fondamentali in questo momento storico. Il messaggio di questa carta è la luce diretta del Sole che dà la Felicità.
Nell’articolo cercherò di stimolare l’individuazione del proprio Sole interiore, proponendo delle informazioni riguardanti l’astrologia e non solo.
Astrologia
I pianeti sono nei confronti dell’anima dei “messaggeri” o “servitori” e il Sole è il “signore” interiore dell’anima. Quindi per conoscerci in profondità è necessario avvicinarci intimamente al nostro Sole. Chiaramente sappiamo tutti dove si trova il Sole di nascita, qual’è il nostro segno zodiacale con tutte le sue caratteristiche. Ci sono anche altre informazioni, più sottili, che ci possono indicare qual’è la forma, la strategia più idonea per noi, quella che ci appartiene e aiuta il viaggio della nostra anima nel suo percorso evolutivo.
Ad esempio, l’Astrologia Evolutiva prende in considerazione quattro forme principali, quattro archetipi in base al nostro orario di nascita. Personalmente spesso ho pensato al senso, al motivo di essere nato, di aver scelto di nascere di notte, sentendo, percependo vicina la nascita della luce; o per quale motivo si può puntare più comodamente, diciamo, a un “dopo pranzo”.
Tornando ai quattro archetipi, si fa riferimento a quattro quadranti, dedotti in base all’ora di nascita.
- Il primo quadrante è in relazione con il tempo di nascita fra la mezzanotte e il sorgere del sole
- Il secondo quadrante descrive il tempo dal sorgere del sole a mezzogiorno
- Nel terzo quadrante la luce decresce e va da mezzogiorno al tramonto
- Il quarto quadrante comprende il tempo dal tramonto alla mezzanotte
Ed ecco le quattro vie:
- Avere il proprio Sole nel primo quadrante, quando l’oscurità decresce, segnala la padronanza di sé, ed è la via del “guru”, termine che in oriente significa colui che disperde l’oscurità.
- Nel secondo quadrante la luce cresce, è il tempo dell’impegno creativo, con la manifestazione del talento e la realizzazione delle idee. Ed è la via del mago o del guerriero.
- Il Sole nel terzo quadrante rappresenta la strada della comprensione che viene dall’esperienza. È la via dell’allievo–insegnante o apprendista–maestro, dopo l’apprendimento segue l’insegnamento ad altri.
- Infine, con il Sole nel quarto quadrante si ritorna verso l’oscurità, passare dalla luce all’oscurità richiede un atto di fede, per superare la naturale paura del buio, e la vita appare come un mistero. E’ la via del mistico.
In sintesi, il Sole attraversa ad uno ad uno i quattro quadranti, e le qualità del proprio quadrante denotano il naturale percorso evolutivo dell’anima.
Il karma
In oriente la relazione tra l’uomo e il cosmo è considerata naturale in tutte le sue manifestazioni, e si dà valore ai dettagli, per Paramahansa Yogananda: Il bambino nasce nel giorno e nell’ora in cui i raggi celesti sono in armonia matematica con il suo karma individuale.
Un altro esempio per ampliare i nostri orizzonti, è estratto da una conversazione tra il Dalai Lama e Jean Claude Carrière, effettuate nel monastero di Thekchen Choeling.
Domanda: La reincarnazione può avvenire in un altro luogo che non sia la terra?
Risposta: Sicuramente. Su un altro pianeta, e anche in un’altra galassia. La nobiltà dello spirito può estendersi all’infinito. È uno dei nostri insegnamenti fondamentali.
Oggi, il concetto di reincarnazione è presente in molte filosofie, ma non è molto noto il fatto che una volta faceva parte anche della dottrina cristiana, fino a quando non fu rimosso in occasione del Secondo Concilio di Costantinopoli nel 553.
Nel prossimo paragrafo accenno ad alcune ricerche che intrecciano, note musicali e pianeti, geometria e matematica, nell’ottica di ricercare il percorso evolutivo dell’uomo nell’Universo.
In tutti e due i casi, si vedrà bene nelle immagini, al centro dell’universo vi troviamo il Sole, la nostra fonte di luce.
Il sole nell’universo
Sono tanti i ricercatori che hanno studiato la posizione e le strade dell’uomo nel cosmo, in relazione alla Terra, ai Pianeti, al Sole e alle Stelle. Ogni volta hanno “collocato” il Sole al centro dell’universo, è il nostro motore ci dona l’energia della luce, ci sollecita ad elevarci. A seguire una famosa immagine-mappa tratta dagli studi Robert Fludd, medico, alchimista, e astrologo britannico vissuto nel XVI° secolo; vi si possono leggere le relazioni tra i corpi celesti e le note, con i rapporti musicali che rispecchiano le ricerche di Pitagora da Samo. Musicalmente la strada che porta dalla terra alla mano del buon Dio, si realizza su due ottave, con un primo Sol (G) nell’elemento terra, un secondo al centro nel Sole e un terzo Sol in alto, a completamento. Per chi si fosse smarrito osservando questa mappa, posso “tradurre” che se vogliamo trovare il nostro Sole interiore, è essenziale ascoltare il cuore, è lo scrigno, il tesoro a cui attingere, vi possiamo trovare tutte le informazioni che desideriamo.
Adesso, a seguire, vi propongo un’altra mappa, “il Raggio della creazione” è tratto dagli insegnamenti di G.I. Gurdjieff, filosofo, esoterista e maestro di danze armeno. Nella sua visione il Sole si trova ancora una volta al centro, è collocato tra l’Assoluto e la Luna. In questo “Raggio” vicino a ogni elemento segnala una nota, e un numero decrescente in un percorso ascendente. Il numero è inteso come la quantità di leggi a cui ogni Mondo-dimensione è sottoposto. La Terra è sottoposta a 48 leggi, i Pianeti a 24, il Sole soltanto 12. Per chi volesse approfondire queste tematiche ho segnalato i riferimenti in bibliografia. Quello che si può comprendere in maniera intuitiva è il bisogno di elevare le nostre vibrazioni per evolvere, potendo così sottostare a un minor numero di leggi, acquistando quindi una maggiore libertà.
Noi possiamo emettere luce?
A questo punto è chiaro che abbiamo bisogno del Sole e della sua luce per vivere ed evolvere. Ma noi possiamo produrre luce? Le domanda è provocatoria, ma l’esperienza ci porta a dare una risposta affermativa. Le onde sonore generate dalle campane viaggiano attraverso l’aria e anche nel nostro corpo, arrivano in profondità fino alle cellule e riaccendono la nostra luce interna (biofotoni). Da un punto di vista scientifico, questo accade per effetto della sonoluminescenza, termine che deriva dalla fusione di due parole latine, sonum (suono) e lumen (luce). E un fenomeno che consiste nell’emissione di luce, e quindi d’energia, all’interno di acqua o di altri tipi di liquidi in cui siano state generate onde sonore. Ricordiamoci che il 99% delle nostre molecole, sono molecole d’acqua e, l’acqua trasmette informazioni!
Diamo luce al nostro percorso di vita
A completamento, una semplice proposta pratica, utilizziamo le sonorità delle campane integrandole con le vibrazioni del nostro olio essenziale preferito. Sappiamo che l’uomo è un punto d’unione tra la terra e il cielo. Le campane sono nostre alleate, la tradizione riporta che nascono per accordare l’uomo con l’universo attraverso le risonanze planetarie. E d’altra parte gli oli essenziali sono gocce di luce che veicolano l’energie del sole e dei pianeti, in questi percorsi vibrazionali tra la terra e il cielo ci illuminano il cammino.
Che dire, a questo punto facciamo pratica: buone risonanze di luce a tutti!
Magazine numero 19
Questo articolo è estratto dal Magazine numero 19, come ogni volta è possibile scaricarlo liberamente in formato ⇒PDF
Approfondimenti
E’ possibile approfondire queste tematiche partecipando ai nostri ⇒EVENTI
Sono proposte del Centro studi LAVOCEDELCARRO.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.