Il cuore
Abbiamo già citato il ruolo fondamentale del cuore affinché l’uomo sia in buona salute e in armonia con se stesso e con l’universo. Ora possiamo andare avanti e soffermarci su come, nell’antica tradizione cinese, fossero approfonditamente studiate le relazioni tra le emanazioni del cuore, la voce e gli stati d’animo.
La tradizione cinese
Tutte le arie musicali hanno origine nel cuore dell’uomo e i sentimenti vengono eccitati dalle cose esterne.
Quando un sentimento nasce in presenza di un oggetto, si traduce attraverso il suono della voce.
Allo stesso modo, quando il cuore è sotto il peso di un dispiacere, il suono è debole e si spegne subito.
Quando il cuore è pervaso dalla felicità, il suono ha ampiezza e si prolunga.
Se il cuore prova una gioia, il suono nasce improvviso e si diffonde lontano.
Quando il cuore è preso dalla collera, la voce si gonfia e il tono è acerbo.
Se il cuore è intriso di rispetto, il tono è franco e distinto.
Quando il cuore prova un sentimento di affetto, il suono è dolce e soffice.
Così le cerimonie della musica arrivano al cielo e si muovono in terra.
Esse agiscono con i due principi Yin e Yang e mettono in comunicazione gli uomini
con gli spiriti del cielo e della terra.
Il sistema cuore-aorta
Sebbene prive di un linguaggio così ricco di poesia, alcune ricerche scientifiche effettuate nel secolo scorso hanno dimostrato a loro volta nel dettaglio le relazioni dinamiche e le influenze che si generano tra i battiti del cuore. Le oscillazioni della colonna e il vibrare del cervello. Il sistema cuore-aorta, per effetto del pompaggio del sangue dal primo alla seconda, produce nello scheletro un’onda stazionaria di 7 Hz. A causa un movimento impercettibile nel corpo. In risposta a tale movimento, il cranio fa oscillare il cervello e produce onde acustiche piane di 1000 Hz, che si riverberano nel cervello stesso.
Il cuore e la meditazione
È sicuramente confortante riposare la mente ascoltando il battito del cuore e le oscillazioni della colonna vertebrale, ed è anche uno dei fondamenti della meditazione, con funzione ricevente e trasmittente allo stesso tempo. Le conoscenze della tradizione yoga trovano un’eco attuale nelle parole di Alfred Tomatis:
L’essere umano è un’antenna all’ascolto dell’universo. Si tratta quindi per l’uomo di acquisire una postura che gli consenta di ricevere, con l’intermediazione dei sensi e dell’intuizione, i fenomeni vibratori sonori.
I conflitti emotivi
Sappiamo che le paure e i conflitti emotivi possono costruire delle vere e proprie dighe. Vengono create come una difesa per fronteggiare un pericolo. Le innalziamo con l’idea di difenderci da un’aggressione proveniente dall’esterno. Alcune volte, non ci accorgiamo che ne restiamo chiusi all’interno, impedendo così a noi stessi la libertà di spaziare nel movimento. Può anche darsi che, a un tratto, il pericolo passi e noi non ci ricordiamo di smantellare la diga. Le paure, le amarezze e le delusioni sono nemici subdoli che, in alcuni casi, si insinuano e si accasano nel nostro schema corporeo. Anche quando le minacce non sono più nel presente. Gli ostacoli, che inizialmente provenivano dall’esterno e ci bloccavano la strada. Possono diventare parte di noi richiedendo un costante dispendio energetico e indebolendo l’insieme della nostra struttura.
Un’idea
Ecco un’idea per sciogliere le tensioni, per l’armonia del cuore. Cantare, intonare naturalmente le vocali è una naturale e meravigliosa forma di cura che dona gioia, forse perché come dice Rudolf Steiner: Quando emettiamo le vocali in effetti spingiamo quel che vive nell’anima verso il corpo.
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