Mandala e danza dell’acqua con Raffaele Magrone
Roma 24 aprile 2013
Studi di meccanica quantistica
Semplice, ma sorprendente. La meccanica quantistica si è interessata alla danza dell’acqua. Nel 2011 è stato effettuato un ampio studio sperimentale da parte di due scienziati (Denis Terwagne dell’Università di Liegi e John W.M. Bush del Dipartimento di Matematica del MIT di Boston).
Una ricerca scientifica
Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nonlinearity. Tibetan Singing Bowls. una sintesi dell’articolo è apparsa anche nella rivista Ulisse – Scienza 7: “I Segreti delle campane tibetane”. Uno studio di acustica e fluidodinamica analizza il suono e le vibrazioni della coppa di metallo e della superficie dell’acqua in una campana tibetana. E scopre come rispondono a determinate frequenze. La sperimentazione si è avvalsa di precisi e sofisticati apparati d’indagine che hanno valutato più campane di varie dimensioni. Sollecitate da diverse frequenze di forzatura e da differenti eccitazioni acustiche. Vengono così osservate nella superficie piatta dei liquidi l’origine e le manifestazioni delle onde. Che mano a mano che aumenta la forza impressa sul bordo della campana, vanno assumendo delle forme sempre più complesse.
Meccanica quantistica e campane tibetane
Recenti ricerche stanno riprendendo gli studi di Herbert Frohlich (1905-1991) dell’università di Liverpool. Egli intuì che alcune strutture a cristalli liquidi appena sottostanti la membrana cellulare, a certe frequenze possono sincronizzare l’attività tra le proteine e il sistema nel suo insieme. Le molecole vibrando all’unisono quando raggiungono un particolare livello di coerenza, assumono alcune qualità della meccanica quantistica, compresa la non-località. Quando pratichiamo un massaggio sonoro possiamo portare in superficie, alla coscienza, un’eco delle nostre strutture sottili. L’osservazione e la ricerca accompagnano e danno valore all’esperienza.