La meccanica quantistica
In un nostro testo abbiamo parlato della danza dell’acqua…
La quantistica e la danza dell’acqua
La danza dell’acqua è un’esperienza suggestiva, colpisce sorprendentemente gli osservatori. Pensiamo che anche il nostro corpo è in larga misura composto d’acqua. Ci chiediamo quali possano essere gli effetti delle vibrazioni delle campane tibetane nel nostro organismo. Stiamo studiando questa affascinante tematica! Nel 2011 è stato effettuato un ampio studio sperimentale da parte di due scienziati. Denis Terwagne dell’università di Liegi e John W.M. Bush del dipartimento di Matematica del Mit di Boston.
Una ricerca scientifica
Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nonlinearity. Tibetan Singing Bowls. una sintesi dell’articolo è apparsa anche nella rivista Ulisse – Scienza 7: “I Segreti delle campane tibetane”. Uno studio di acustica e fluidodinamica analizza il suono e le vibrazioni della coppa di metallo e della superficie dell’acqua in una campana tibetana. E scopre come rispondono a determinate frequenze. La sperimentazione si è avvalsa di precisi e sofisticati apparati d’indagine che hanno valutato più campane di varie dimensioni. Sollecitate da diverse frequenze di forzatura e da differenti eccitazioni acustiche. Vengono così osservate nella superficie piatta dei liquidi l’origine e le manifestazioni delle onde. Che mano a mano che aumenta la forza impressa sul bordo della campana, vanno assumendo delle forme sempre più complesse.
Le esperienze
È simile a quello che osserviamo nelle nostre esperienze. Più aumentiamo la velocità e la pressione del batacchio di legno sulla campana. Più appaiono quelle forme in continuo movimento, l’acqua zampilla in una miriade di goccioline che corrono sulla superficie: sembrano danzare! Un aspetto particolarmente interessante che evidenziano i due ricercatori è che queste goccioline, chiamate walker dagli scienziati. Presentano sia un comportamento da particella, sia un comportamento da onda. Questo doppio comportamento corpuscolare-ondulatorio è tipico delle particelle submicrosopiche descritte dalla meccanica quantistica
Meccanica quantistica e campane tibetane
Recenti ricerche stanno riprendendo gli studi di Herbert Frohlich (1905-1991) dell’università di Liverpool. Egli intuì che alcune strutture a cristalli liquidi appena sottostanti la membrana cellulare, a certe frequenze possono sincronizzare l’attività tra le proteine e il sistema nel suo insieme. Le molecole vibrando all’unisono quando raggiungono un particolare livello di coerenza, assumono alcune qualità della meccanica quantistica, compresa la non-località. Quando pratichiamo un massaggio sonoro possiamo portare in superficie, alla coscienza, un’eco delle nostre strutture sottili. L’osservazione e la ricerca accompagnano e danno valore all’esperienza. Queste tematiche vengono approfondite nei nostri Corsi di Formazione.
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