Come creare delle buone miscele di oli essenziali
Gli oli essenziali non possono essere utilizzati puri a diretto contatto della pelle a causa dell’alta concentrazione di alcuni loro componenti chimici che potrebbero creare delle irritazioni, con alcune eccezioni: la lavanda, la camomilla, il geranio, l’incenso e la rosa.
Le miscele di oli essenziali e gli oli vettori
Bisogna quindi scegliere un olio vettore, di cui è importante valutare la qualità, le caratteristiche, la provenienza da coltivazione biologica. Ovviamente, ogni olio non sarà neutro, ma avrà le sue particolari proprietà. Tra i più indicati troviamo: l’olio di mandorle dolci, che è adatto a tutti i tipi di pelle e facilita la penetrazione delle essenze; l’olio di germe di grano, che ha particolari proprietà antiossidanti, è indicato per pelli con irritazioni o rughe, e si mantiene più a lungo dell’olio di mandorle; l’olio di girasole, che può essere utilizzato anche per pelli grasse, è ottimo per il suo assorbimento rapido; lo jojoba che non è un vero olio, ma una cera liquida, e perciò si mantiene indefinitamente, ha la proprietà di aiutare l’idratazione della pelle; infatti è anche usato nei prodotti solari per il suo fattore di protezione.
Un’arte
Creare una miscela d’oli è un’arte, sono importanti le informazioni, le conoscenze, la pratica, le capacità d’ascolto e un buon intuito! Prendiamo in considerazione alcuni elementi di base e le esperienze dell’aromaterapia per le diverse necessità. Per i dosaggi sono consigliate delle regole guida che con il tempo potranno essere variate e rese più adatte alle specifiche esigenze.
Una miscela standard prevede 1 ml di oli essenziali, circa 20 gocce, in 100 ml di olio vettore, o, a dosi ridotte, circa un paio di gocce versate in due cucchiai.
Una buona miscela
Ricordiamoci che l’ossigeno danneggia gli oli essenziali, quindi le boccette andranno aperte e richiuse velocemente, le nostre miscele andranno in contenitori di vetro scuro conservati a temperature fresche. Per utilizzare le miscele durante il massaggio versiamo un poco d’olio in piccole ciotole di ceramica o vetro. Ricordiamoci che una minore diluizione di essenze nella miscela darà un maggior effetto sulla psiche; mentre un maggiore dosaggio avrà effetti principalmente sul piano fisico; in ogni caso è sconsigliato superare la concentrazione del 3%.
Tre toni
È bene preparare la nostra miscela utilizzando tre oli dai toni diversi considerando le differenti volatilità. Una buona linea guida è l’intervento complementare: per le persone iperattive sono indicati oli con note di base profonde; per le persone lente e pesanti occorrono oli di testa con vibrazioni alte; le persone che hanno difficoltà a trovare la propria centratura avranno conforto dalle note di cuore.
Approfondimenti
Per approfondimenti consigliamo il nostro libro: Massaggio sonoro con gli oli essenziali. Edizioni Mediterranee, Roma, 2015.
Queste tematiche sono parte integrante dei nostri Corsi di Formazione professionale per Operatori Olistici.
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