La Pranayurta
La yurta
La Yurta è una tradizionale abitazione nomade della Mongolia. Si tratta di una tenda costruita con una semplice struttura di legno ricoperta da pelli di animali. Le sue caratteristiche sono la rapidità che richiede per essere montata e smontata e la tipica forma circolare con un’apertura rotonda al centro, verso il cielo, che funge da lucernario e da canna fumaria.
Una struttura perfetta
La Yurta, o Gher, ha una storia molto antica, probabilmente risalente a più di mille anni fa. Dal punto di vista ingegneristico, ancora oggi, è considerata una struttura perfetta nel suo genere. È infatti estremamente efficiente poiché in grado di coniugare una relativa semplicità di montaggio a una notevole resistenza ai vari agenti atmosferici, in Mongolia spesso molto estremi. In virtù delle sue caratteristiche, tra cui si può annoverare anche una elevata eco-compatibilità, la Yurta è stata conosciuta e apprezzata, in epoca contemporanea, anche nel mondo occidentale, grazie alla spinta della globalizzazione che ha incrementato l’interesse da parte dell’Occidente per le culture e le filosofie orientali. In Alaska e in Canada risulta poi particolarmente diffusa, anche grazie ad una certa affinità climatica con la terra di origine.
Le yurte occidentali
Le Yurte costruite in occidente sono tuttavia abbastanza diverse da quelle tradizionali che ancora oggi vengono realizzate in Mongolia. Si differenziano per i materiali della tela di protezione, che non è costituita da pelli di animali ma da tessuti, e per il pavimento realizzato in legno anziché in terra battuta ricoperta di tappeti. Queste “Yurte occidentali”, inoltre, non hanno più tanto la necessità di soddisfare esigenze di nomadismo che richiedono una certa semplicità di spostamento in base alle stagioni della caccia, alle bizze del clima, o per motivi bellici, pertanto sono più stabili e più rifinite.
In un eco-villaggio
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, la prima volta che ho visto una Yurta è stato nel nord della Spagna, quando ho fatto una piccola deviazione dal cammino di Santiago per visitare un’amica che viveva in un eco-villaggio costituito da varie tende mongole. La cosa che più mi colpì in quella circostanza fu l’energia che percepivo nello stare all’interno delle tende: un senso di leggerezza, tranquillità, pulizia e una sorprendente qualità del riposo notturno. Successivamente un mio amico a Cerveteri ne costruì una come abitazione privata ed un’altra per vari progetti tra cui un asilo nel bosco, ebbi così l’opportunità di conoscere bene queste particolari tende mongole.
Per il feng shui
Completamente affascinato da queste strutture, dopo qualche anno decisi così di realizzare un centro di yoga all’interno di una Yurta. Le motivazioni erano principalmente di carattere energetico: all’interno della Gher si ha una reale vicinanza con la terra, in quanto il pavimento di legno è direttamente appoggiato al suolo che assorbe le impurità energetiche e facilita il radicamento e la stabilità. Secondo il feng shui, la Yurta è una struttura che si auto purifica in quanto l’assenza di angoli evita ristagni energetici mentre il finestrone circolare verso il cielo favorisce un collegamento con i piani energetici più alti, quelli più sottili e spirituali. Durante le attività, i partecipanti si posizionano spontaneamente a cerchio.
L’inconscio collettivo
Questa è una cosa molto bella, favorisce lo scambio e la comunicazione in quanto ci si vede tutti in viso, non c’è chi sta in prima fila e chi dietro. Sedersi in cerchio è una configurazione ancestrale, quindi già impressa nell’incoscio collettivo, presente in tutte le comunità arcaiche. Oltre a favorire la connessione tra le persone, il cerchio dona un senso di sicurezza e tranquillità poiché, come collettivo, porta una visione a 360 gradi che sorveglia le spalle dei partecipanti da eventuali attacchi esterni.
La Pranayurta
Prānayurta è il nome che ho dato al “centro olistico” dove si trova la Yurta. È situato a Civitavecchia, nella località di campagna nota come “Casaletto Rosso”, su una collina a 200 metri di altitudine con un favoloso panorama sulla città e sul mare; nelle giornate limpide la vista può diventare davvero suggestiva, poiché si possono osservare anche le isole dell’Arcipelago Toscano e, in alcune fortunate situazioni, anche le vette della Corsica.
Il Centro Olistico
Oltre ai normali corsi settimanali di Yoga, il Centro Olistico è diventato il luogo selezionato per una serie di seminari evolutivi e di bagni armonici condotti insieme all’amico e collega Mauro Pedone. Per quanto riguarda i seminari evolutivi abbiamo strutturato un percorso di riequilibrio energetico dei 7 principali chakra, avvalendoci degli aspetti vibrazionali di campane tibetane, delle proprietà degli oli essenziali e dei cristalli, nonché delle pratiche di yoga.
La Compagnia del Carro e la Pranayurta
Riguardo ai bagni armonici è stato un bel percorso che è iniziato con le campane di Mauro e il clarinetto di Raffaele Magrone, poi alle campane abbiamo abbinato il mio gong e la shruti box di Luana Belloni ed infine con il flauto bansuri di Vincenzo Di Tommaso si sono gettate le basi per una band olistica specializzata in bagni sonori con strumenti che inducono alla meditazione, la “Compagnia del Carro“.
Gli amici della Pranayurta
Pranayurta è divenuto col tempo fonte di ispirazione per amici e colleghi che stanno realizzando le loro yurte in varie parti d’Italia. Recentemente la nostra amica Anna Civitareale ne ha realizzata una a Lampedusa con la quale faremo presto un gemellaggio. Tantissimi auguri!!!
Nel Magazine n° 11
L’articolo Sergio, si trova all’interno del Magazine n°11, volendo è possibile leggerlo per intero scaricandolo gratuitamente in formato: ⇒ PDF
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