Riarmonizzare i chakra con le campane tibetane
Il caso di Francesco
(con intervento di Riflessologia Plantare)
TESI MASTER in
Massaggio Sonoro® con le campane tibetane
Claudia Maria Emiliani – Maggio 2015 – Docente: Mauro Pedone
Francesco
Ho conosciuto Francesco ad una serata di presentazione della mia attività con le campane tibetane, durante la quale, dopo una breve dissertazione, ho fatto sperimentare il suono, le vibrazioni e l'”ascolto” interiore di questi preziosi strumenti.
Successivamente, Francesco prende un appuntamento presso il mio studio.
Si presenta in una situazione di “chiusura” o “apparente apertura”, nel senso che la sua comunicazione è veloce e ansiosa, parla molto ma non rivela nulla di se stesso, del suo stato emotivo. Lascia trapelare solo il suo credo sociale-politico, tinto da una forte rabbia, al limite della rivolta a sfondo drammatico per la risoluzione finale del quadro generale della nazione. Il tutto racchiuso comunque in un’armatura di razionalità.
I chakra
Per il resto, sa di essere attratto, da anni, dal suono delle campane tibetane, ne sente il forte richiamo, quasi di natura karmica, legato forse a vite precedenti. Ne è come ipnotizzato. Essendo il primo incontro, come approccio iniziale, lo “ascolto” a livello dei chakra, per valutare al meglio il suo stato interiore. Sia visivamente, a livello fisico, che a livello “sottile”, per quanto percepisco attraverso le mani, Francesco sembra presentare al primo “ascolto”, una situazione squilibrata a livello dei chakra 3° (Manipura), 4° (Anahata) e 5° (Vishuddi).
L’energia ascendente dai primi chakra si blocca nel 3°, chiuso, cosicché il 4°, del cuore, è come “svuotato”, lasciando di conseguenza “scarico” il 5°, della gola, o meglio, in squilibrio rispetto alla corrente energetica discendente. Francesco riesce comunque a condurre una vita abbastanza “bilanciata” grazie ad un primo chakra piuttosto forte e radicato, conseguenza anche di un’alimentazione tendenzialmente sana, movimento fisico, utilizzo di integratori di ottima qualità, e non ultimi, la sicurezza di un lavoro stabile e di una propria abitazione.
Il massaggio sonoro
Dopo l’ascolto, inizio con il Massaggio Sonoro dei “3 Centri”, prima in posizione prona poi supina. Essendo la prima sessione con lui, l’approccio parte con la dovuta cautela, utilizzando la campana media sul chakra cardiaco. Ma Francesco reclama da quasi subito la necessità di sentire la campana grande, partendo da questo chakra e risalendo verso l’alto, nella zona del trapezio , delle spalle, delle vertebre cervicali fino alla base del cranio.
Il suono e le vibrazioni prolungate in queste regioni corporee, paiono via via rilassarlo.
L’intero trattamento sarà quasi interamente concentrato su queste zone utilizzando la campana grande. Francesco chiede inoltre che la campana media gli venga appoggiata e suonata direttamente sulla nuca. Qui provoca una reazione di “ritorno a casa” come se finalmente stesse re- incontrando qualcosa di perduto.
Mauro Pedone
Tratto dal testo: Mauro Pedone, Massaggio Sonoro® con le campane tibetane, Edizioni Mediterranee, 2013
Secondo gli antichi testi della Medicina Tradizionale Cinese, per l’uomo non è possibile ammalarsi se è armoniosamente integrato e se costituisce un “legame” nella circolazione di energia fra la terra e il cielo.
I cristalli
Francesco continua il suo percorso con sessioni bi-mensili. I trattamenti si svolgono quasi sempre utilizzando il protocollo dei 3 Centri, con maggiore concentrazione sempre sui chakra 3°, 4° e 5°. Via via che trascorrono i mesi, anche se Francesco non è mai propenso a comunicare i propri mutamenti interiori, la situazione del suo sistema dei chakra va cambiando, riallineandosi lentamente ma in maniera costante. Ciclicamente “ascolto” Francesco attraverso le mani, aiutandomi con i cristalli posizionati sui 7 punti energetici, o semplicemente chiedendogli di tenere il quarzo rosa del 4° chakra nella mano sinistra durante la sessione. Il quarzo rosa infatti agisce su più livelli:
Spirito: Rende il soggetto al tempo stesso calmo e deciso. Senza farlo diventare arrendevole, lo convince che è meglio essere elastici che rigidi. Lo spinge inoltre ad essere generoso ed aperto, ed a vivere in modo positivo e costruttivo.
Psiche: Favorisce lo sviluppo della capacità di identificarsi con gli altri. Rende sensibili, talvolta fino alla suscettibilità. Rafforza la capacità di amare, sia se stessi che gli altri.
Mente: Libera dalle preoccupazioni e sviluppa la capacità di discriminare. Permette al soggetto dei concentrare la propria attenzione sui propri bisogni primari.
Michael Gienger, L’arte di curare con le pietre, Edizioni Crisalide, 1997
La campana media
Dichiara infatti che le vibrazioni sonore di campane e cristalli, oppure l’accompagnamento dell’acqua in contemporanea, lo portano da una condizione quasi “tribale” e arcaica, ad un ricongiungimento con le sfere più elevate del cosmo.
L’acqua è l’archetipo dello spirito sopito
Mauro Pedone
A livello sia visivo che emotivo, Francesco appare via via più rilassato, i nodi di rabbia vanno sciogliendosi, lasciando spazio ad una comunicazione più leggera e meno ansiosa.
Riflessologia Plantare
Durante l’ultimo mese, Francesco chiede di integrare il Massaggio Sonoro con trattamenti di Riflessologia Plantare.
La tempistica della sessione si svolge così: 20 minuti di campane tibetane in posizione supina sui 3 Centri, seguiti da 30 minuti di riflessologia plantare.
Il Primo Chakra che, inizialmente, era la sua colonna portante, quello che lo sosteneva nel livellare lo squilibrio degli altri centri energetici, ora pare voglia finalmente rilassarsi.
I piedi di Francesco sono comunque ben strutturati. L’unica zona in cui si avverte maggiormente il bisogno di intervenire è la base dell’alluce destro sulla pianta del piede, che corrisponde alle zone corporee più “caricate” nei suoi ultimi anni: le vertebre cervicali, nello specifico nella zona più a destra, a significare che la sua parte iper-razionale portava una sorta di irrigidimento fisico, conseguenza del suo irrigidimento emotivo. Come sempre, il corpo parla chiaro. Durante la sessione di riflessologia intervengo allora appoggiando e suonando la campana grande in corrispondenza di questo punto, per almeno 5 minuti.
Francesco avverte le vibrazioni inizialmente solo in loco, poi via via in maniera più estesa, risalendo lungo le gambe e attraversando tutto il corpo. In questo modo si crea una corrispondenza sonora corporea che dal piede raggiunge la base della testa e le vertebre cervicali, rilassando e riarmonizzando lo stato generale della persona.
Lo schema riassuntivo
Questo lo schema riassuntivo del ciclo di sessioni di Francesco (in totale 14):
STATO INIZIALE: ANSIOSO, COMUNICAZIONE VELOCE E PIUTTOSTO SUPERFICIALE, PARTE IPER-RAZIONALE DOMINANTE TESA A NASCONDERE UN DISAGIO INTERIORE
PROTOCOLLO DEI 3 CENTRI CON UTILIZZO PREDOMINANTE DELLA CAMPANA GRANDE SUI CHAKRA DAL 3° AL 7° (9 sessioni)
A LIVELLO FISICO: STATO VIA VIA PIU’ RILASSATO E DISTESO
A LIVELLO SOTTILE: RIARMONIZZAZIONE E RIEQUILIBRIO DEI CENTRI ENERGETICI
A LIVELLO SPIRITUALE/KARMICO: FORTE SENSAZIONE DI “RITORNO A CASA”, IN SPECIAL MODO SE ALL’INTERNO DELLA CAMPANA SUONATA VENGONO AGGIUNTI CRISTALLI O ACQUA
TIEPIDA
successivamente
TRATTAMENTO INTEGRATO DI CAMPANE + RIFLESSOLOGIA PLANTARE: (5 sessioni)
DURANTE IL TRATTAMENTO DEI PIEDI, UTILIZZO DELLA CAMPANA GRANDE IN CORRISPONDENZA DELLA BASE DELL’ALLUCE DESTRO, PUNTO RIFLESSO DELLE VERTEBRE CERVICALI, CON PARTICOLARE INTERESSE DELLA ZONA DESTRA (= razionalità)
SORTA DI TRIANGOLAZIONE TRA TALE PUNTO E IL TRAPEZIO/ZONA CERVICALE CON RILASCIO DELLE TENSIONI FISICHE ED EMOTIVE, RIARMONIZZAZIONE GENERALE E NELLO SPECIFICO, DELLA PARTE RAZIONALE IPER-RIGIDA.
Claudia Maria Emiliani
Granarolo Faentino, 29 maggio 2015
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