Un breve articolo, per un semplice momento di riflessione e condivisione
La coscienza cosmica
Lo scopo della vita è il raggiungimento della Coscienza Cosmica: voi non siete corpo mentale, né mente finita e trasformabile, ma siete esseri puri, siete liberi Atman Lo Spirito Supremo, l’Assoluto. Ogni particella dell’universo vibra all’unisono con l’Assoluto. Swami Sivananda
L’unione
Da secoli e secoli l’antica tradizione dello yoga ci ricorda la nostra unione con l’Assoluto. Ci parla di maya, l’illusione, e ci indica i sentieri per la conoscenza dell’universo, verso il risveglio. il messaggio è semplice. Ma come possiamo renderci consapevoli di questa realtà? E soprattutto, cosa possiamo fare? Siamo distratti, stressati, viviamo in una realtà che può apparire ogni giorno più complicata, piena di incertezze.
L’unione con i mantra
Gli input per generare e alimentare le ansie e le paure ci vengono somministrati in continuità. Ci difendiamo ignorandoli, anche se tutto si imprime in noi; siamo saturi di quelle informazioni-parole che hanno denaturato il concetto di mantra. Il nostro cervello spesso reagisce e si protegge con il meccanismo più semplice, quello che necessita del minor impiego d’energie. È una reazione umana, ma sovente si rivela essere un meccanismo fortemente limitante. Generiamo unione con i nostri desideri reali, creiamo dei mantra che ci conducano verso i nostri obiettivi.
I neurologi e il cervello
Il Dalai Lama ci ha ricordato che i neurologi parlano dell’aspetto riduttivo del nostro cervello, sempre pronto a lasciarsi sedurre dalla soluzione più facile che, il più delle volte, si rivela essere erronea; anche la tradizione buddhista ci dice la stessa cosa, con parole simili. È naturale aggrapparsi alle soluzioni più semplici. La semplicità è un punto chiave dell’applicazione del massaggio sonoro® con le campane tibetane.
Le vibrazioni come un seme
Le vibrazioni delle campane tibetane penetrano profondamente in noi. Vanno a toccare gli antichi nodi, portandoli alla luce, sciogliendoli. Qualche volta – dopo un trattamento – una delle sensazioni che si può provare è quella dello smarrimento, come se si fosse lasciato un appiglio sicuro, un sostegno. Contemporaneamente sorge l’eco di una nuova e conosciuta sensazione, che il più delle volte ha il colore della gradevolezza…ed è in quel momento che possiamo piantare un seme per generare il frutto che scegliamo.
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