Le note aromatiche
Le tre note
Fu il chimico e profumiere Septium Piesse che per primo, nel XIX secolo, introdusse i concetti della scala musicale nel mondo del profumo. Per lui ogni profumo corrispondeva a un semitono mentre la classificazione veniva riferita principalmente al grado di volatilità, ovvero il tempo di persistenza di un profumo. Oggi, per esigenze di sintesi, vengono considerate tre note principali: alte o di testa, medie o di cuore e basse o di base.
Gli antichi alchimisti consideravano la pianta come un “Essere di luce” e osservavano le sue differenti vibrazioni e connessioni tra le dimensioni del corpo, dell’anima e dello spirito in relazione al suo bisogno di luce. La parte che assorbe più luce veniva messa in relazione allo spirito. Ecco, quindi, una prima classificazione degli oli essenziali, secondo la loro provenienza.
- Base: (ricavate da legni, resine, cortecce, radici) – Il tronco è stabile, non assorbe molta luce e gli oli essenziali che se ne estraggono sono considerati in relazione al corpo.
- Cuore: (ricavate da foglie e fiori) – Il fiore è in stretto rapporto con la luce, è delicato e sensibile, quindi appartiene al piano dell’anima.
- Testa: (ricavate principalmente da frutti) – Il frutto ha un estremo bisogno di luce per maturare e quindi è in rapporto al principio spirituale.
Le note e la vibrazione
Questa classificazione ci ricorda il principio di vibrazione e la gradazione dei piani di corrispondenza. Possiamo così farci una prima idea sull’aspetto energetico degli oli essenziali, con le inevitabili varianti ed eccezioni che vedremo in seguito.
Piano spirituale |
Piano animico |
Piano corporeo |
Note di testa |
Note di cuore |
Note di base |
Vibrazioni molto veloci |
Vibrazioni medie |
Vibrazioni lente |
I chakra e le note aromatiche
Da un punto di vista energetico, le note di base danno radicamento e stabilità, con un’azione calmante; sono in relazione ai primi chakra. Le note di cuore rendono fluida la sfera emotiva, facilitano l’apertura alle relazioni e alla vita, armonizzano i chakra centrali. Le note di testa sono dinamiche e stimolanti, risvegliano la mente e attivano i chakra alti. Questa classificazione semplice può già essere valida. Più avanti approfondiremo l’argomento. Questa prima differenziazione, come abbiamo accennato, si riferisce a diversi fattori tra cui il tempo di evaporazione, l’energia, lo specifico carattere e l’impressione olfattiva. Vi proponiamo di seguito una tabella con i “principali” oli essenziali inseriti nelle tre note, sulla base di questa prima classificazione.
Nota aromatica |
Oli essenziali |
Azioni – Parole chiave |
Testa |
Arancio, bergamotto, eucalipto, limone, mandarino, menta, pompelmo, rosmarino, verbena odorosa… |
Dinamica, stimolante, lucidità, chiarezza mentale, felicità |
Cuore |
Anice, camomilla, finocchio, gelsomino, geranio, ginestra, iris, lavanda, mirto, neroli, rosa, salvia, ylang-ylang… |
Armonizzante, apertura alla vita, rilassamento, equilibrio, sensualità |
Base |
Abete, albero del tè, basilico, cannella, cardamomo, cedro, cipresso, ginepro, elicriso, incenso, mirra, nardo… |
Calmante, stabilizzante, radicamento, forza, purificazione |
Cinque note aromatiche
Abbiamo già parlato delle sfumature e delle gradazioni sempre presenti in natura. Anche l’aromaterapia segue queste linee, assegnando ad alcuni oli essenziali non una ma due categorie: base/cuore, cuore/testa. Quindi la scala dei profumi, per estensione, si presenta con cinque notazioni: base, base/cuore, cuore, cuore/testa, testa. Tornando alle nostre note della scala musicale, in aromaterapia il do iniziale viene associato alle note di base mentre con l’innalzarsi delle tonalità si passa alle note di cuore dei fiori in fa e sol, e si arriva infine al completamento, ovvero al si degli agrumi.
La memoria olfattiva
Ci stiamo facendo una prima idea sulle vibrazioni degli oli essenziali. Un altro aspetto da non sottovalutare è quello della memoria olfattiva riguardante la nostra storia personale. La percezione di uno stimolo odoroso si compie attraverso l’attivazione di un doppio meccanismo, chimico e vibrazionale, il che comporta il coinvolgimento di diverse aree del cervello. Ciò che ci preme segnalare in questa sede è che sentire un profumo può, in un attimo, far riaffiorare alla coscienza una serie di ricordi del proprio percorso di vita, con la rievocazione di emozioni profonde collegate ai più diversi stati interiori. Il senso dell’olfatto è un canale generalmente poco valorizzato, ma provate a chiudere gli occhi cercando di rievocare i vostri primi ricordi olfattivi, vi potrete addentrare in un mondo realmente magico! L’odorato è il più primordiale e precoce tra i sensi, e il nostro primo codice di riconoscimento affettivo è per l’aroma materno. Nella mitologia indù Kama, il dio indiano dell’amore, è rappresentato mentre tende un arco di canna da zucchero e la sua freccia che punta il bersaglio è un fiore.
Per un utilizzo consapevole
Torniamo alle informazioni per il miglior utilizzo degli oli essenziali. Essi chiaramente possono essere usati individualmente, anche se noi consigliamo di realizzare delle sinergie tra di loro per
ottenere degli effetti migliori con una maggiore durata. Vi consigliamo, a tal riguardo, di creare delle miscele composte da tre essenze. Quando metteremo le essenze in una campana insieme a una o due dita d’acqua, potremo ricercare la nostra formula individuale versando una, due o tre gocce di ognuna di esse, calibrando così la proporzione tra gli aromi che riteniamo maggiormente idonei all’intento da raggiungere. Come sempre abbiamo delle conoscenze a cui ispirarci, ma poi sarà la nostra sensibilità a guidarci con l’esperienza.
Le note aromatiche per i sette chakra
Per orientarvi nelle vostre scelte, abbiamo scelto gli oli essenziali in relazione ai chakra, considerando i riferimenti della tradizione. Il chakra della corona vive di regole a sé stanti. E se parliamo di eccezioni, non possiamo non citare il prezioso olio essenziale di lavanda. Le sue proprietà sono perfettamente bilanciate e lo rendono utilizzabile per equilibrare tutti i chakra: dal primo al settimo!
- Corona: gelsomino, incenso, rosa, sandalo
- Fronte: elicriso, ginepro, mandarino, timo
- Gola: bergamotto, camomilla, geranio, mirra
- Cuore: melissa, mirto, neroli, rosa
- Plesso solare: anice, arancio dolce, finocchio
- Sacro: gelsomino, patchouli, rosa, sandalo
- Radice: cipresso, incenso, mirra, vetiver
Per approfondimenti
Per approfondire queste tematiche è possibile consultare il libro: TAROCCHI DEI TRE SENTIERI Consapevolezza e riequilibrio energetico.
E’ anche possibile partecipare alle nostre proposte formative.
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