La Ricerca
Con un po’ di emozione ricordo il tempo in cui la mia consapevolezza mi ha portata a credere che il senso della mia esistenza non risiedesse solo nella materia, nel mio corpo fisico, bensì fosse esteso più in profondità, su qualcosa che visibilmente non è tangibile.
La mia ricerca spirituale, mi ha condotta in un bellissimo e vasto cammino di crescita personale, in cui ho avuto la possibilità di sentire come la conoscenza di me fosse sospesa in superficie e quanto invece fosse grande e infinito lo spazio ancora da scoprire.
Ma cosa c’entrano le campane tibetane?
Le campane tibetane rappresentano per me, il risultato di ciò che ho sempre ricercato, appreso, integrato per poterlo trasmettere al mondo.
Da uno sguardo posato un giorno su una piccola campana, si è aperta in me la porta alla curiosità sulla sua storia, sul suo utilizzo, per ritrovarmi un attimo dopo nella decisione di approfondire l’interesse per le ciotole tibetane e che mi ha portata a frequentare i corsi di Operatrice Olistica in Campane Tibetane di “La Voce del Carro” – Mauro Pedone.
Il Respiro Consapevole
Come Rebirther (Operatrice del Respiro Consapevole) riconosco nel soffio che emettiamo fin dalla nascita, un grande strumento di consapevolezza e connessione interiore, che nel Rebirthing si manifesta, attraverso una lettura del proprio scenario di nascita, individuando credenze e pensieri limitanti per poi respirare una nuova visione di sé e della vita.
Il respiro è energia, ha un suono, e ci connette alla parte più bella di noi, la nostra essenza.
E il suono di una campana tibetana, accelera questo processo, segue una strada tutta sua, va diretta al centro di noi stessi, senza mezze misure, perché attraverso il meraviglioso campo vibrazionale che si crea, giunge dove dimentichiamo di esistere, in uno spazio di calma e leggerezza, dove il respiro è rilassato e in armonia con il benessere che avvertiamo.
Uno straordinario viaggio che inizia dal movimento dell’operatore connesso al suo respiro e giunge a chi, rilassato ad occhi chiusi, ascolta e riceve la grande onda vibrazionale generata dal suono della campana.
Il Respiro, il Suono e la Luce
La relazione tra il respiro, il suono e la luce è ciò che principalmente ha risuonato in me e che descrivo con piacere ogni volta che presento la campana tibetana impiegandola come strumento negli incontri di meditazione.
Ma cosa accade dentro di noi, quando udiamo il suono delle campane tibetane?
Nel nostro corpo ci sono più di 50 trilioni di cellule, elementi costituiti di acqua, e quando suoniamo una ciotola, questa crea con le sue vibrazioni una risonanza nelle nostre cellule.
Questa risonanza, o meglio questa in-formazione, genera un’armonizzazione delle cellule stesse, ed essendo una influenza così profonda, è in grado anche di sciogliere quei blocchi energetici, fisici, mentali ed emotivi, creando quindi, un benessere sotto ogni punto di vista.
Il Suono
Il suono attraversa il nostro corpo, il nostro sentire, il nostro respiro, incontra e abbraccia le nostre cellule donando loro “nuova forma”, le invade, le riordina, le pulisce, le illumina.
Il “dominio di coerenza dell’acqua” trova nell’utilizzo delle campane tibetane, la sua massima espressione, in quanto le cellule disordinate, grazie alle vibrazioni del suono e alle sue informazioni, tendono a disporsi in modo coerente.
Cio’ che accade ci riporta anche al fenomeno della “sonoluminescenza”, dove l’acqua che è stata in-formata con le vibrazioni sonore riceve luce, ossia energia. Possiamo quindi affermare, che laddove giunga il suono della campana, arrivi la luce che libera una vecchia memoria, scioglie eventuali energie bloccate, alleggerisce da un peso inconscio, riequilibra lo stato energetico. E tutto ciò che è assopito e nascosto, emergendo alla luce, si trasforma in stimolo, creatività, talento, passione e amore.
Le parole del poeta persiano Rumi, sintetizzano il potere della musica in generale:
“Ascoltando il suono, raccogliamo energia. Amiamo la gentilezza della melodia. La musica produce una calma più amorevole e procura forme all’immaginazione. La musica infonde in noi un intimo fuoco e ci rende appassionati.”
Il suono e la luce sono strettamente interconnessi, e ne abbiamo la dimostrazione pensando alla vita che si manifesta in noi attraverso la luce che brilla nei nostri occhi e dal Respiro che ci attraversa, Suono e Luce sono Uno!
Secondo i fisici moderni (Sufi e mistici), l’universo è una vibrazione di suono e luce, ogni individuo è costituito da corpo fisico e corpi sottili, e sintonizzandoli è possibile contattare uno stato di armonia.
Le Campane Tibetane
Le campane tibetane con il loro suono, sono quindi un potente canale di connessione interiore, che ci accompagna nel cammino verso e dentro di noi, di cui ne ho testimonianza dalle continue condivisioni di chi mi scrive dopo gli incontri:
- “Che bella esperienza, ascoltare e meditare con le campane tibetane. Tutto il mio corpo è stato avvolto dalle loro vibrazioni, accarezzando, rilassando muscoli e in qualche modo i pensieri. Grazie per averci accompagnate in questo viaggio.”
- “Grazie! I miei pensieri erano sulle montagne russe e poi l’intensità delle vibrazioni, dei suoni delle campane, sono entrate dentro di me come onde e li hanno placati…(mi sono stupita), è stato emozionante aprire gli occhi e vedere i sorrisi di tutte”.
- “Volevo ringraziarti nuovamente per la dolce carezza ricevuta grazie alla tua voce e suono/vibrazioni delle campane”.
Mettersi in ascolto di una campana è mettersi in ascolto di sé, è accogliere l’equilibrio, è dirigersi oltre il rumore dei pensieri, dove una nuova melodia di sensazioni, ricordi, emozioni ci dona un senso di atemporalità, dove il presente non conosce la separazione con il passato e il futuro.
Informazioni Magazine n°21
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