Secondo la filosofia indiana, nel momento in cui il principio divino ha generato l’Universo, è stata emessa una vibrazione, che da allora si propaga ovunque come sonorità essenziale della natura.
Il suono Om nello yoga
Gli antichi veggenti della zona Himalayana (i Rishi), in stato di meditazione profonda, hanno udito questa vibrazione con il suono OM.
Il suono OM esprime la continua trasformazione dell’esistente, della natura, della materia. Infatti il suono OM è il risultato della vibrazione all’unisono di tre suoni:
il suono A che è legato all’energia di Brahma, cioè creazione, espansione, crescita.
Il suono U derivante dall’energia di Vishnu, ovvero conservazione, mantenimento, luminosità.
Il suono M contiene l’energia di Shiva, distruzione, decadimento, inerzia. Dunque il primo suono del creato, ovvero il suono della natura è il risultato di un’energia dinamica in continua trasformazione. Il suono è movimento, è trasformazione, è vita.
I mantra più antichi
OM è anche l’origine dei Veda, testi sacri dell’India che contengono tutti i Mantra più antichi, il cui aspetto fondamentale è proprio la vibrazione sonora.
Ogni suono è associato e derivante da un aspetto specifico dell’energia cosmica, sempre riconducibile alla sacra sillaba OM.
Nello Yoga, il canto dei Mantra è una pratica fondamentale, probabilmente la più antica. Oltre all’aspetto devozionale (in quanto in India le differenti vibrazioni derivanti dall’energia cosmica, sono venerate come divinità. Si tratta di un politeismo dove ogni divinità rappresenta una sfaccettatura del Tutto Uno, dell’Assoluto), i Mantra sono mezzi per raggiungere lo stato di Diyana (silenzio interiore, meditazione, presenza). Attraverso la tecnica del japa mala, si ripete il Mantra scelto 108 volte, quanti sono i grani del rosario indiano (mala). Questa recitazione ritmata e ripetitiva (japa) conduce gradualmente il praticante in uno stato di calma e lucidità mentale. Anche da studi scientifici, con elettroencefalogrammi si è riscontrato un abbassamento delle frequenze elettriche del sistema nervoso, simile allo stato di sonno profondo durante il quale il corpo e la mente si riposano e si rigenerano.
Cantare i mantra
Cantare i Mantra con dedizione, porta anche un sentimento di gioia. È necessario un respiro ampio, lento e consapevole; questa intensa ossigenazione dell’organismo e l’utilizzo completo dei polmoni, agiscono sul centro energetico del cuore (anhahata chakra) che è anche la sede del anandamaya kosha, ovvero il nucleo essenziale dell’essere umano che significa gioia pura. Cantare i Mantra, recitarli mentalmente, cantare le vocali, ascoltare il proprio suono interiore e portare consapevolezza alla propria voce sono tutte tecniche di Nada yoga. Si tratta di yoga del suono che conduce il praticante verso l’illuminazione, accordando la propria vibrazione interna a quella dell’Universo. La vibrazione sonora, udibile o non, probabilmente è la prima manifestazione dell’energia che plasma la materia. Tutto è energia e un tipo particolare di energia produce una vibrazione che determina la forma e le composizioni chimiche della materia. Secondo questa visione, il corpo umano stesso ha una sua vibrazione dominante nella sua unità, ma poi ogni parte, ogni elemento, ogni tessuto, ogni organo, ogni atomo è la manifestazione di una specifica vibrazione. Ad esempio a fondamento di ogni Chakra c’è uno specifico suono “seme” essenziale (in Sanscrito bija mantra), che ne costituisce gli aspetti fisici. Recitare i bija mantra è considerata una delle pratiche più potenti ed efficaci per riequilibrare i sette principali Chakra.
I bija mantra
LAM per il chakra della radice, legato all’elemento terra, gestisce tutti i solidi nel corpo come ossa, unghie, denti etc..
VAM per il chakra degli organi genitali, in relazione all’elemento acqua, in relazione a tutti i liquidi del corpo come sangue e linfa.
RAM agisce sul plesso solare, in relazione all’elemento fuoco, regola il calore del corpo e i processi di digestione e trasformazione.
YAM per il loto del cuore, qui l’elemento è l’aria, infatti gestisce le vie respiratorie.
HAM per il centro energetico della comunicazione, situato nella zona cervicale è in relazione all’elemento etere, riguarda corde vocali e udito.
OM per il terzo occhio, nella zona tra le sopracciglia. Comprende tutti gli elementi precedenti e regola il sognare, le intuizioni e l’intelligenza.
AUM fuori dal corpo fisico e al di là degli elementi, è il nostro legame con l’energia cosmica e la salute del corpo energetico.
Tra le tante, un’altra tecnica di yoga molto efficace per migliorare la propria vibrazione interna e dunque lo stato psicofisico, è brahamari pranayama (il respiro dell’ape ronzante). Si tratta di emettere il suono dell’ape femmina quando si espira e quello dell’ape maschio nell’ispirazione. Queste particolari vibrazioni, tra l’altro, conducono il praticante in uno spontaneo stato di silenzio interiore e meditazione.
Nel Magazine n° 13
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